Le cure attorno: disamina delle lacune e necessità della Sanità per la salute mentale

Le cure attorno: disamina delle lacune e necessità della Sanità per la salute mentale

È stato reso noto l’ultimo Rapporto della Salute Mentale 2022 del Ministero della Salute.

Il Direttore del Dipartimento Salute Mentale Asl Roma 2 Massimo Cozza specifica come sia necessaria, per la cura del paziente, l’assistenza pubblica; fondamentale in quanto insostituibile per un’assistenza a tutto campo di chi ha disagio psichico.

Il sistema statale infatti arriva dove il privato non ce la fa potendo disporre per definizione di strutture riabilitative maggiori.

All’interno di questa dialettica il Direttore elenca quattro punti fondamentali.

Il primo punto è la purtroppo cronicizzata incapacità del servizio pubblico di dare una risposta adeguata in termini di accesso alle cure a tutte quante le persone che ne hanno bisogno; questa lacuna proviene da due fattori: il primo per mancanza strutture; il secondo per la mancata ammissione di avere un disagio per paura di essere stigmatizzati.

La seconda tematica riguarda l’aumento delle persone che si rivolgono agli ospedali ed è strettamente correlata alla prima. Nel 2022 il numero degli accessi al pronto soccorso per patologie psichiatriche è cresciuto di circa il 15% rispetto all’anno precedente e sono aumentate del 9,58% le dimissioni dalle strutture psichiatriche ospedaliere (pubbliche e private).

La terza questione riguarda l’aumento di casi di depressione con un incremento della spesa lorda per gli antidepressivi e un incremento del 16% delle confezioni.

La quarta considerazione, la più importante in termini di politiche pubbliche di salute mentale, è correlata al costo dell’assistenza psichiatrica fermo al di sotto del 3% (2,72% nel 2022) del fondo sanitario nazionale, rispetto al 5% già condiviso nel 2001 dai Presidenti delle Regioni.

La tutela della salute mentale non può che essere centrata su una rete pubblica, con il cuore pulsante dei DSM.

Per approfondimenti:

Salute Mentale. La presa in carico può essere garantita solo da centralità del servizio pubblico