La sessualità è spesso un argomento tabù soprattutto se si parla di sesso tra gli anziani.
Si sono occupati di questo fenomeno la ginecologa Rossella Nappi e il sessuologo Emmanuele Jannini ricordandoci che bisogna sfatare il mito che nella terza età si raggiunge la pace dei sensi.
Rossella Nappi, ordinario di Ostetricia e Ginecologia all’Università di Pavia dichiara «la coppia si evolve, forse non avrà più la sessualità brillante di prima, però se c’è ancora voglia e sintonia, si può aprire un nuovo capitolo”.
La società in cui viviamo è estremamente legata al culto dell’immagine, l’attenzione all’estetica è così alta da far credere che possano avere una vita sessualmente attiva solo coloro che tendono a un certo ideale di bellezza. Va da sé che con il passare del tempo, con l’avanzare dell’età, quando i corpi cambiano e non sono più corpi giovani la sessualità sia destinata al declino. Il pensiero di una coppia anziana in atteggiamenti intimi può risultare addirittura ripugnante (in Così vicini, così lontani).
La scienza ci dice che questi sono solo stereotipi, figli di una cultura diffusa che è arrivato il momento di smantellare.
Sullo stato di salute della vita relazionale e sessuale ovviamente influisce come sta il singolo componente della coppia.
Quando il singolo sta affrontando una difficoltà, quel disagio diventa un problema della coppia.
La menopausa è un periodo della vita femminile in cui le donne affrontano una serie di cambiamenti che hanno un notevole impatto in svariati ambiti, tra cui la vita sessuale.
Per le donne, la carenza di estrogeni della menopausa può portare a secchezza vaginale, irritazione/prurito, lubrificazione inadeguata e dispareunia. Circa il 50% delle donne in menopausa non trattate soffre di atrofia vaginale: perde così la capacità di accogliere, il rapporto diventa doloroso.
Per quanto riguarda il maschio, anche se il termine andropausa è discutibile perché non c’è una vera e propria cesura della capacità riproduttiva come nella menopausa, è utile per descrivere il declino ormonale, riproduttivo e sessuale a cui anche il maschio va incontro. La prevalenza della disfunzione erettile aumenta con l’età e alcuni uomini sviluppano una carenza di testosterone.
Il prof. Jannini ricorda che la dispaurenia (il dolore provato dalla donna durante un rapporto sessuale) viene percepita dall’uomo come un rifiuto, e questo genera calo del desiderio, disfunzione erettile, disfunzioni eiaculatorie. Il messaggio per il maschio è “sto diventando vecchio, sono fuori dai giochi”. La donna spesso si colpevolizza, ritiene di aver perso il suo sex appeal e rinuncia al sesso, soprattutto se i rapporti sono dolorosi.
La dott.ssa Nappi insieme al prof. Emmanuele Jannini, Sessuologo, Endocrinologo e Docente di Medicina della Sessualità a Tor Vergata, hanno coniato un termine per descrivere questo fenomeno per cui la presenza delle disfunzioni della menopausa e dell’andropausa, non risultano in una somma ma fa da moltiplicatore che genera circoli viziosi, indicando tutto questo con il termine “couplepause”.
La soddisfazione sessuale non è solamente legata all’età o a fattori biologici ma incidono sull’individuo fattori personali, ambientali, psicosociali.
Infatti riprendendo (Gunzelmann, 2004):“Il grado di soddisfazione e di piacere sessuale non diminuiscono necessariamente nel corso degli anni. Al contrario, in taluni casi essi possono anche migliorare. Le ricerche presenti inoltre rilevano che aspetti essenziali della sessualità in senescenza sono soprattutto l’intimità, la capacità di innamorarsi, la comunicazione, l’affetto, il valore conferito alle carezze, la sensibilità e l’empatia”.
La vita sessuale nell’anziano deve essere affrontata in coppia e su più fronti, sia la diagnosi che le terapie devono essere esperite dalla coppia insieme. Essendo la difficoltà del singolo una preoccupazione della coppia, va risolta insieme.
Il sesso fa bene alla salute lo dice la scienza. Entrambi i partner trovano giovamento nell’avere una vita sessuale soddisfacente e attiva. Ciò che mette in discussione la salute sessuale degli anziani e che rappresentano un elemento di fragilità è lo stile di vita sbagliato.
La couplepause, può essere un momento favorevole per decidere insieme di migliorare la qualità del sesso all’interno della coppia e tutto ciò dà una spinta in più al cambiamento, che è positivo.
D’altronde oggi si parla di medicina dei sistemi. Ovvero la salute è vista come il prodotto dell’interazione di sistemi complessi che comprendono fattori biologici, psicologici, sociali ma anche ambientali, economici, di welfare. Lo stesso vale per la salute sessuale. Jannini arriva a sostenere che la medicina sessuale può essere lo strumento che ci permette di comprendere e prenderci cura della salute generale.
Grazie agli studi della dr. Rossella Nappi e del dr. Emmanuele Jannini e il loro lavoro di divulgazione possiamo concludere che la temutissima terza età può così diventare una stagione di grande libertà, con una maggiore consapevolezza di sé e una ritrovata sintonia e benessere di coppia.