Sul reparto del SPDC se ne sono sentite tante, ma mai abbastanza. Che cos’è realmente questo reparto “speciale”? Che cosa accade al suo interno?
Partiamo dalla sua definizione, così, per chiarirci le idee. Il SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) è un reparto ospedaliero figlio della rivoluzione basagliana del 1978, in cui vengono trattati casi acuti inerenti alla sfera psichiatrica. In alcuni ospedali è collegato al reparto vero e proprio di Psichiatria.
C’è chi non vorrebbe mai entrarci, chi l’ha vissuto e ne è uscito cambiato. In questo reparto si attuano ricoveri di solito di qualche settimana e di maggiore durata in casi specifici. Qui si può vedere praticata anche la contenzione fisica, con un tipo particolare di manette a mani e piedi, successivamente legati al letto, per protezione propria e altrui.
La terapia è pensata ad hoc per ogni paziente e, di solito, è modulata “in maggiorazione” rispetto a una terapia prescritta da uno specialista fuori dall’ospedale, quindi privato o del Centro di Salute Mentale.
I posti letto del Servizio possono arrivare ad un massimo di 16, ma non tutte le Regioni e ASL italiane corrispondono a questo standard: alcune ne hanno di più, altre ne hanno di meno. Di solito sono in un numero compreso tra i 12 e i 13.
L’opinione di alcuni “esterni”, ossia di coloro che non conoscono determinati aspetti della cura dei disturbi psichiatrici, è quella di un ambiente ostile, manicomiale, dove sono rinchiuse persone non adatte alla società o volgarmente chiamate “pazze”.
L’età di permanenza varia: si possono trovare giovanissimi come persone più adulte. In alcuni casi avviene anche che vi siano ricoverati dei minorenni.
In realtà c’è molto di più. La figura del Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica (TerP), ove presente, aiuta le persone ricoverate a trovare un proprio spazio, sempre attraverso attività in gruppo: in questi “spazi” i ricoverati possono esprimere le proprie emozioni attraverso testi, disegni o musica, senza la paura di essere giudicati.
Nonostante tutto, il SPDC si pone come un reparto che ha molto da offrire e non soltanto per le sue particolarità descritte sopra: bisognerebbe uscire dallo stigma del “matto rinchiuso in ospedale tra i suoi simili” e vederlo semplicemente come un posto dove vengono trattati episodi di acutezza psichiatrica, come un reparto simile agli altri seppur con le sue specificità.
Consistenza dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura – Scheda informativa
(Fonte dei dati: Ministero della Salute, Rapporto Salute Mentale 2022)
Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) è il servizio ospedaliero in cui vengono attuati trattamenti psichiatrici volontari ed obbligatori in condizioni di ricovero. Il numero complessivo dei posti letto è individuato tendenzialmente nella misura di uno ogni 10 mila abitanti e ogni SPDC contiene non più di 16 posti riservati all’emergenza. La media nazionale di posti letto supera di poco le 12 unità.
Nel 2022 il numero dei SPDC attivi è pari a 329 per un totale di 4803 posti letto per degenze ordinarie (4039 nel pubblico) e 296 (294 nel pubblico) in day hospital. Per il totale Italia, l’offerta effettiva di posti letto in degenza ordinaria è di 9,6 ogni 100.000 abitanti maggiorenni.
Le strutture ospedaliere in convenzione che erogano attività di assistenza psichiatrica sono pari a 17 con un totale di posti letto per degenza ordinaria pari a 749 e a 2 posti per day hospital.
TSO
A livello nazionale si registra una linea di tendenza in diminuzione dei trattamenti sanitari obbligatori. Con un lieve rialzo nel 2021 infatti la traiettoria discendente porta dal valore 100 nel 2015 al 61.74 nel 2022.
Anno | Numero TSO | Variazioni rispetto al 2015 |
2015 | 8.289 | 100.00 |
2016 | 7.963 | 96.07 |
2017 | 7.608 | 91.78 |
2018 | 7.407 | 89.36 |
2019 | 6.737 | 81.28 |
2020 | 5.398 | 65.12 |
2021 | 5.538 | 66.81 |
2022 | 5.118 | 61.74 |
I valori regionali tendono però a discostarsi radicalmente dalla media nazionale, con una forbice molto ampia. Il tasso misurato in casi per 10.000 abitanti va infatti dallo 0,4 (Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Basilicata) al 3 (Sicilia) mentre la media nazionale è di 1,5.
PA BOLZANO | 0,4 |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 0,4 |
BASILICATA | 0,4 |
TOSCANA | 0,7 |
VENETO | 0,8 |
CAMPANIA | 0,8 |
MOLISE | 1,0 |
PIEMONTE | 1,1 |
LOMBARDIA | 1,1 |
LAZIO | 1,1 |
LIGURIA | 1,5 |
ITALIA | 1,5 |
PA TRENTO | 1,8 |
MARCHE | 1,9 |
PUGLIA | 1,9 |
CALABRIA | 1,9 |
VALLE D`AOSTA | 2,0 |
ABRUZZO | 2,2 |
EMILIA ROMAGNA | 2,4 |
SARDEGNA | 2,4 |
UMBRIA | 2,8 |
SICILIA | 3,0 |