Salute e malattia. Franca Ongaro Basaglia per una visione più naturale dell’alterità

Salute e malattia. Franca Ongaro Basaglia per una visione più naturale dell’alterità

“È nel momento in cui la miseria incomincia a reclamare i suoi diritti che si dà avvio a un’operazione tesa a separare le diverse voci che la formano, compresa quella della follia.”

Salute/Malattia è un libro che raccoglie scritti di Franca Ongaro Basaglia pubblicati tra il 1982 ed il 2001. Uno solo dei saggi pubblicati è stato scritto assieme a Franco Basaglia, eppure non è azzardato attribuire al volume il significato di sistematizzazione del pensiero che sta alla base di quel percorso di innovazione rivoluzionaria che ha avuto nello stesso Franco Basaglia la figura di maggior spicco.

Il percorso di ricerca e di analisi si presenta insieme come sistematico e radicale. Una radicalità che, più che ideologica, va intesa come metodologica: per fondare non solo l’esercizio critico, ma anche la ricerca di nuovi orientamenti per la costruzione di uscite dalle contraddizioni.

Questo a partire dai due temi che sono proposti nel titolo: salute e malattia. Considerati nella cultura occidentale, laica, moderna come stati di condizione reciprocamente opposti, vengono ridiscussi come componenti di una unica natura. Non vi sarebbe quindi contraddizione tra l’essere in salute (verticali, positivi, produttivi) e l’essere in malattia (orizzontali, negativi, inerti).

Una notazione questa che ovviamente trascende dalla valenza clinico-sanitaria e si iscrive invece in una visione più ampia: in cui le componenti filosofiche, sociologiche ma anche economiche vengono prese in esame per arrivare a configurare un pensiero in qualche modo più “naturale”, più rispettoso dell’alterità. Un pensiero meno allineato alle dinamiche del potere: quelle stesse che per secoli hanno portato ad esempio ad identificare come manifestazioni di uno stesso disallineamento la follia, la delinquenza e la povertà.

Attraverso una lettura forse non facile, sicuramente impegnativa per chi – come forse ognuno dei lettori – è stato a lungo immerso in una cultura della semplificazione, riduttivistica, si possono quindi rintracciare le radici della spinta profondamente riformistica (forse, quindi, quasi rivoluzionaria) che ha prodotto la chiusura dei manicomi come tentativo di de-istituzionalizzazione. Deistituzionalizzazione da intendersi quindi non come mera chiusura degli istituti, ma come tentativo di mettere in discussione la capacità di riproduzione degli istituti sociali, politici, economici. Così, a solo titolo di richiamo, si può sostenere che la risposta alla sofferenza ed al disagio non possano essere solo appannaggio della medicina; né peraltro di interventi di carattere esclusivamente riparativo o tanto meno di esclusione, di isolamento e di allontanamento.

Potremmo quindi, sulla scorta delle riflessioni contenute nel volume di Franca Ongaro Basaglia, dire che il tentativo di produrre una società più giusta non può limitarsi a passare attraverso la concessione di frammenti di diritti e di opportunità: ma ha bisogno del riconoscimento ad ognuno, persona o gruppo sociale, di un naturale, pieno diritto di partecipazione alla vita collettiva e di un naturale posto nel mondo.

Salute/Malattia. Le parole della medicina

Di Franca Ongaro Basaglia

Edizione Alphabeta Verlag 2012