Salute e diseguaglianze: criticità, contraddizioni e possibilità di uscita a livello internazionale

Salute e diseguaglianze: criticità, contraddizioni e possibilità di uscita a livello internazionale

Sul tema della salute e delle diseguaglianze un interessante articolo di Nerina Dirindin e Chiara Rivoiro approfondisce in chiave economica le criticità, contraddizioni e le possibilità di uscita a livello internazionale.

A causa della spending review e dei tagli, il personale e le strutture sono diminuite facendo calare la quantità e la qualità della cura elargita. Questo vulnus deontologico non ricade sulle spalle del personale al livello di responsabilità, ma s’incastona in quelle che sono le fragilità del sistema economico di un paese. E tutto ciò resta evidente non soltanto nei periodi di difficoltà strutturale dove manca quasi sempre un piano efficace per contrastare le ricadute di una crisi improvvisa sulla salute pubblica ma anche in un environment cronico che ha consolidato le sue problematiche. Ed è proprio in questo contesto di arretramento della spesa pubblica sulla società che si inserisce senza però poche incognite quello che dovrebbe essere il supporto della finanza. In passato tra gli anni ottanta e novanta vi era una netta separazione fra economia e società che era vista solo come fattore di spesa. Oggi questi settori che erano separati sembrano avere dei punti di congiunzione. Uno dei mezzi con cui la finanza può sopperire in parte all’impegno pubblico diretto è il social impact bond un sistema di assistenza sociale pay by results in grado di offrire servizi ad esempio ad ex-detenuti come alloggio ed un lavoro per eliminare il rischio di recidiva. Ciò succede ad esempio nel carcere di Peterborough nel Regno Unito, o nello stato di New York oppure a Torino presso la casa circondariale Lorusso e Cutugno. L’ente finanziario che aiuta il carcerato è lo stesso che si assume i rischi e viene pagato dal settore pubblico esclusivamente in base alla riuscita del reinserimento sociale.

 

La salute dei più fragili: nicchie di diseguaglianze, cicatrici e innovazione sociale, di Nerina Dirindin e Chiara Rivoiro