Dall’ergoterapia al lavoro: il senso di una cooperativa Basagliana nel contesto europeo

Dall’ergoterapia al lavoro: il senso di una cooperativa Basagliana nel contesto europeo

All’interno dell’ospedale psichiatrico Triestino (come in molti istituti dell’epoca) vi era una struttura di potere che si esprimeva anche attraverso la pratica dell’ergoterapia.

Quella che doveva essere una cura, non era null’altro che un’altra forma di contenimento e compressione all’interno dell’istituzione manicomiale che con la legge del 1904 toglieva ogni diritto agli internati.

Seppur nascendo da apparenti nobili principi l’ergoterapia non faceva altro che evidenziare le disparità poiché quello che doveva essere un lavoro, e quindi un possibile riscatto personale, era in realtà uno strumento di sfruttamento.

Quella dell’ergoterapia era  una pratica nata in tempi remoti (XIII secolo) nel villaggio belga di Gheel e promossa in seguito nel XIX secolo da due psichiatri francesi: Esquirol e Voisin; sistematizzata dallo psichiatra tedesco Simon si diffuse in molti manicomi d’Europa.

Nel dicembre del 1971 Michele Zanetti chiamò Basaglia che subito con la sua equipe portò a dei cambiamenti radicali all’interno dell’ospedale psichiatrico di Trieste.

Qui si decise di creare piuttosto che un “laboratorio protetto” una vera e propria cooperativa sociale con remunerazione, assicurazione e reinserimento al mondo del lavoro. Il 3 maggio 1972 si sottoscrissero di fronte ad un notaio l’Atto costitutivo e lo Statuto della Cooperativa lavoratori uniti.

Per essere formalmente riconosciuti, era necessario ottenere sia l’approvazione sia dal Tribunale di Trieste che dal “Servizio di sviluppo della Cooperazione e di vigilanza sulle Cooperative” della Regione. Dopo varie peripezie burocratico-legali che ne tardarono la creazione – in quanto proprio gli internati non venivano riconosciuti come cooperativisti per la loro incapacità di intendere e volere, la cooperativa fu riconosciuta nel 1973.

Era la prima cooperativa sociale d’Europa.

Sempre nel 1973 la Cooperativa lavoratori uniti ottenne il suo primo lavoro. Nel 1981, a pochi mesi dalla morte di Franco Basaglia, la cooperativa ne prese il nome, diventando la Cooperativa lavoratori uniti Franco Basaglia. Questo esperimento diventato nello scorrere del tempo un modello di fiducia nel prossimo e di abbattimento delle barriere ha concorso inesorabilmente a creare una sinergia e ad emancipare tante persone che vogliono riscattarsi dalla cappa del disagio mentale.