Le nuove Linee Guida OMS per la salute mentale a lavoro: soluzioni per manager e dipendenti

Le nuove Linee Guida OMS per la salute mentale a lavoro: soluzioni per manager e dipendenti

Le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla promozione della salute mentale al lavoro sono una base fondamentale per moderare gli interventi di benessere al fine di migliorare la propria organizzazione lavorativa. Esse sono state pubblicate il 28 settembre del 2022 e cercano di combattere i disagi causati dalla pandemia, come la Great Resignation e il Quiet Quitting.

Si stima che il 15% degli adulti in età lavorativa soffra di un disturbo mentale: la depressione e l’ansia causano la perdita di un trilione di dollari all’anno nell’ambito dell’economia globale, a causa della perdita di produttività. Spesso chi soffre di problemi di salute mentale viene allontanato dai posti di lavoro: quando invece è proprio il lavoro stesso un ottimo deterrente per le crisi dati dai suddetti disturbi, oltre a essere un grande aiuto per il recupero della propria salute mentale.

Le linee guida si concentrano sugli adulti di età superiore ai 18 anni, che svolgono un lavoro retribuito, formale o informale. Le linee guida non affrontano gli interventi per il personale militare o persone esposte a lavoro forzato, tratta e la schiavitù moderna, oltre che il lavoro minorile. Sono inclusi i lavoratori con professioni che possono esporre a eventi traumatici o pericolosi come i soccorritori, gli operatori sanitari e quelli umanitari. Le raccomandazioni per questi gruppi selettivi di persone a rischio possono essere applicabili ad altre occupazioni che rischiano di danneggiare la salute mentale nell’ambito lavorativo.

La struttura delle linee guida OMS è costituita da tre obiettivi progressivi, pensati proprio per creare un ambiente di lavoro che consenta a ciascuno di esprimersi al meglio (enabling environment):

  1. L’organizzazione del lavoro possa tutelare la salute mentale delle persone (prevenzione dei rischi psicosociali);
  2. Il lavoro possa potenziare le risorse individuali e collettive necessarie per raggiungere uno stato di benessere duraturo (promozione della salute);
  3. Il lavoro possa includere e valorizzare le minoranze che sono oggetto di discriminazione (supporto e inclusione).

Il testo delle linee guida è accessibile, unico e completo: cerca inoltre di unire tutte le migliori pratiche attuate dalle aziende nell’ambito della salute mentale al lavoro. Sono sei le aree di azione in cui ogni azienda dovrebbe impegnarsi per garantire un ambiente lavorativo sano e non dannoso per chi vi è all’interno:

  • Interventi organizzativi: vengono descritti i principi attraverso cui orientare i cambiamenti organizzativi a tutela della salute mentale dei collaboratori, facendo particolare attenzione ad alcune professioni più a rischio;
  • Formazione manageriale: si sottolinea l’importanza di formare i manager sulla gestione dei fattori lavorativi che impattano sul benessere proprio e dei propri collaboratori; questa parte include la formazione su come riconoscere e supportare i collaboratori in difficoltà e su come orientarli verso la rete di supporto aziendale e territoriale;
  • Formazione dei collaboratori: rientrano in quest’area i programmi di sensibilizzazione volti a sottolineare l’importanza di gestire i cambiamenti che si verificano nei livelli di benessere psicologico lungo tutto l’arco di vita, con un focus sui pregiudizi legati all’ambito della salute mentale;
  • Interventi individuali: vengono descritti gli interventi di empowerment finalizzati ad aumentare la capacità degli individui di affrontare i fattori di stress, legati sia alla sfera privata sia alla sfera lavorativa;
  • Interventi di supporto per il rientro al lavoro dopo un’assenza prolungata: vengono illustrate le raccomandazioni per accogliere i collaboratori che hanno subito un drastico cambiamento di vita e lavorativo a causa dell’insorgenza di un disagio mentale;
  • Inserimento di persone affette da problemi di salute mentale: nell’ultima parte del testo vengono illustrate le raccomandazioni relative all’assunzione di soggetti svantaggiati, al fine di rendere il lavoro un’esperienza arricchente sia per gli individui sia per l’organizzazione nel suo complesso.

In conclusione, questo documento può aiutare le organizzazioni lavorative a sostenere in maniera migliore la salute mentale dei propri dipendenti e manager, senza dimenticarsi dei bisogni di ognuno.

Per leggere le linee guida, clicca qui.