La musica come soluzione agli attacchi di panico: la testimonianza di Giovanni Allevi

La musica come soluzione agli attacchi di panico: la testimonianza di Giovanni Allevi

«Le mie mani tremano per via dei farmaci e quindi il ritorno al pianoforte sarà lento. Tuttavia non ho mai smesso di comporre musica nella mia mente, per trasformare in note tutte le sensazioni che sto vivendo. Grazie alla Musica anche la sofferenza e lo sconforto acquistano un senso. Non ho mai amato la vita come in questo momento! Un abbraccio dal vostro Giovanni».

Giovanni è un ragazzino timidissimo, preferisce nascondersi ed evitare il contatto sociale con gli altri: è solitario e non molto avvezzo a stare con gli altri bambini. Crescendo, Allevi incomincia a soffrire di attacchi di panico e di ansia, non vedendo altra soluzione che la sua grande passione si concentra totalmente sulla musica che lo accompagna fin da bambino.

“La musica scioglie il panico”.

Così afferma il compositore, dopo quattro anni di analisi raccontati durante un’intervista Tv rilasciata a Silvia Toffanin per Verissimo nel 2018. I sintomi sono quelli comuni al 79% della popolazione italiana secondo Eurodap (Associazione Europea dei Disturbi da Attacchi di Panico): fame d’aria e senso di inadeguatezza, oltre che dolore al petto e tanti altri.

“Ho un’ansia infinita. Non esco di casa, parlo con pochi, mangio sempre le stesse cose”.

Quando andava dalla psicoterapeuta, si divertiva a progettare navi spaziali: la persona che lo seguiva ammetteva come queste ultime fossero il riflesso della sua passione per la musica, alla base della sua attività da compositore. Nel 2020 il compositore pensava di essere uscito dagli attacchi di panico e di ansia, ma non è stato così.

“Sono gli squilibrati, i lunatici, quelli che soffrono di insonnia e hanno un sacco di paranoie a custodire il germe del nuovo e della bellezza”.

Così ha dichiarato Giovanni Allevi alla trasmissione di Rai Radio Due I Lunatici, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Il titolo del format offre uno spunto al maestro per il commento sopracitato. Quelli considerati “strani” sono, alla fine, i più ricchi di idee ed immaginazione, rispetto a quelli considerati “noiosi”.

A luglio del 2022, però, il compositore ha annunciato di essersi ammalato di mieloma, “una parola dal suono dolce ma insidioso”, così come lo definisce lui. Il tumore purtroppo non gli permette più – per il momento – di suonare al pianoforte a causa del tremore alle mani dato dai farmaci, ma non ha fermato il giovane Allevi dal continuare a comporre.

Non bisogna fermarsi alle apparenze che si notano a primo impatto, questo ci insegna la storia di Giovanni Allevi. Non conoscendo la sua storia, non è opportuno permettersi di giudicare, anche per rispetto della persona stessa.

Per approfondimenti:

Giovanni Allevi: «Le mie mani tremano, il ritorno al pianoforte sarà lento»