Il dottor Massimo Cozza si esprime sulla situazione della salute mentale in Italia

Il dottor Massimo Cozza si esprime sulla situazione della salute mentale in Italia

La Redazione dell’ANSA ha intervistato Massimo Cozza, psichiatra e direttore del DSM dell’Asl Roma 2, che ha fatto il punto sulla situazione della salute mentale in Italia.

800.000 è il numero di utenti seguiti dai servizi territoriali di salute mentale in Italia, mentre quattro milioni sono le persone ipoteticamente sofferenti di un qualche disturbo mentale, anche se non si hanno dati certi. Lo stigma riguardo la cura della salute mentale e la mancanza di personale non aiutano tutta la situazione. Nel 2001 i presidenti delle regioni avevano condiviso di voler impegnare almeno il 5% delle risorse sanitarie per la salute mentale, ma purtroppo (anche fino a un paio di anni fa) si è raggiunta la percentuale di circa il 3%. Se prima vi si rilevavano maggiormente casi di psicosi, disturbi dell’umore e della personalità (gravi o meno che siano), oggi si notano in maggioranza disturbi del comportamento alimentare, comportamenti suicidari e disturbi delle dipendenze associati a disturbi mentali: tutte queste patologie possono coesistere anche in uno stesso soggetto in varie modalità, specialmente se giovane.

Perfino i processi di immigrazione possono causare disagi di tipo mentale come il PTSD, il disturbo post traumatico da stress; si parla anche di eco-ansia come disturbo associato al cambiamento climatico, rientrante anch’essa nelle patologie di tipo mentale. La multifattorialità è centrale nel definire tutto il quadro psicologico e psichiatrico in Italia, sia per quanto riguarda le sedute psicoterapiche e sia per la cura attraverso psicofarmaci.

 

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