Indagine Doxa 2025. La lotta dei numeri contro il pregiudizio ancora troppo presente

Indagine Doxa 2025. La lotta dei numeri contro il pregiudizio ancora troppo presente

Ritorna l’Indagine Doxa -a tre anni dall’ultima edizione del 2022– all’interno della cornice RO.MENS, il Festival della Salute Mentale, giunto alla quarta edizione, organizzato dal Dipartimento della Salute Mentale Asl Roma2 in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, con il patrocinio della RAI.

L’obiettivo della ricerca è avere un quadro generale sulla percezione che le persone hanno della salute mentale in generale e sullo stigma e il pregiudizio ad essa collegati. L’indagine è stata diretta da Cristina Liverani e si è svolta su un campione di 1.000 persone, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, sul territorio nazionale.

I dati non rincuorano ma offrono una nota positiva sulla quale è indispensabile far leva.

Purtroppo, rispetto al 2022, aumenta la percentuale di cittadini che ritiene le persone con disagio mentale più pericolose per gli altri (dal 48% nel 2022 al 55% nel 2025), mentre rispetto alla pericolosità per se stesse la percentuale è cresciuta dal 65% al 72%.

Ribadiamo che uno degli obiettivi cardine del Festival è volto alla lotta alla disinformazione e alle fake news.

Il livello di stigma sul disagio mentale rimane alto: infatti risulta che il 36% dei cittadini si vergognerebbe di avere un disturbo mentale. L’unico dato positivo è la diminuzione del numero di italiani che hanno paura di confidarsi con professionisti o con altre persone, in caso di necessità (dall’8% al 2%).

La seconda parte dell’indagine si concentra sulla fascia di giovani tra i 18 e i 24 anni, ritenuti più a rischio (dal 39% al 47%), e il loro rapporto con i social media, soprattutto Instagram. Ci sono, appunto, diverse visioni ed usi dei social network: il 59% sceglie di pubblicare solo il meglio di sé e il 67% crede che mostrarsi davvero per ciò che si è faccia apparire “strani”.

Più della metà (53%) afferma che il proprio benessere mentale sia condizionato dall’obbligo di mostrarsi sempre al meglio.

“I risultati dell’indagine – affermano Francesco Amato, Direttore generale della ASL Roma 2, e Massimo Cozza, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale – rafforzano le ragioni del Festival RO.MENS, per l’inclusione sociale contro il pregiudizio, che si terrà dall’1 al 7 ottobre, e la scelta di un’esposizione fotografica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, centrata sul valore della diversità”.

Lo scopo di inserire i risultati di questa importante ricerca nella cornice del Festival è di sensibilizzare sempre di più la cittadinanza e l’opinione pubblica alla consapevolezza e alla correttezza delle informazioni che circolano sulla salute mentale, oltre che alla comunicazione delle buone abitudini di salvaguardia della stessa.

Per tutte le info sul programma del Festival RO.MENS clicca qui.