“Chiedimi come sto”: una ricerca sugli studenti e il disagio giovanile

“Chiedimi come sto”: una ricerca sugli studenti e il disagio giovanile

Chiedimi come sto” è un recente report condotta da Rete degli studenti medi, Udu e Spi Cgil ed elaborata da IRES (Istituto Ricerche Economiche e Sociali) Emilia Romagna realizzato su un campione di 30.000 persone, tra studenti di scuole superiori ed universitari, pubblicata su Generazione magazine.

Si tratta di una indagine condotta dopo il lockdown che rivela l’incremento, durante la pandemia, di stati d’animo invalidanti come demotivazione, ansia, noia e solitudine.

I disturbi alimentari e gli eventi di autolesionismo sarebbero aumentati.

A detta degli studenti, anche la percezione soggettiva del tempo di lavoro sarebbe cambiata, provocando in molti casi reazioni ansiogene.

Questo a causa dell’ingente ricorso alla DAD durante la pandemia. Anche se il giudizio su di essa non è unanime, lo studio ha mostrato che soprattutto gli studenti delle superiori, sottoposti ad intervista, riferiscono di prediligere, nonostante il ricorso forzato alla tecnologia da remoto, la dimensione della collettività a quella individuale.

Al contrario, la fiducia nelle politiche governative rimane molto bassa.

Lo stesso si può affermare del livello di autostima personale. Infine, di conseguenza, anche la richiesta di supporto e assistenza psicologica è aumentata soprattutto nel privato.