XX Rapporto Antigone: a 10 anni dal superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

XX Rapporto Antigone: a 10 anni dal superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

Il XX Rapporto Antigone fa il punto su salute mentale e misure di sicurezza psichiatriche a 10 anni dalla legge 81/2014 che ha, almeno sotto il profilo normativo, definitivamente chiuso la lunga stagione degli ospedali psichiatrico-giudiziari: così denominati in Italia dalla LEGGE 26 luglio 1975, n. 354 (Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà), ma già presenti in alcuni istituti di ricovero come reparti specifici dalla seconda metà dell’800 e poi come Manicomi criminali a partire dalla legge 36/1904.

Prima di ripercorrere i numeri e gli indicatori di funzionamento, riprendiamo le sottolineature contenute nel rapporto sulle ragioni e sugli orientamenti del riordino delle misure di sicurezza psichiatriche:

  • con la istituzione delle REMS le responsabilità di gestione degli ospiti sono passate dal personale dell’amministrazione giudiziaria a quello sanitario, individuando nei DSM il fulcro del sistema;
  • di recente si è aperta la discussione sulla necessità di complementare il ruolo delle REMS con altre strutture residenziali, sia pure a titolo sperimentale;
  • l’Accordo della Conferenza Unificata del 30 novembre 2022 ha provato a risolvere alcune questioni di difformità e di criteri di accesso alle REMS attraverso la proposta di istituzione del Punto Unico Regionale (P.U.R.) per garantire il coordinamento del sistema di presa in carico dei pazienti in misura di sicurezza. I P.U.R., operando in raccordo con i Dipartimenti di Salute Mentale e le Aziende Sanitarie Locali, assicurano specifiche attività: l’indicazione della REMS cui assegnare le persone destinatarie di misure di sicurezza detentive e la gestione della lista di attesa REMS regionale. Tuttavia attualmente solo pochi regioni (ne abbiamo contate 5)  hanno effettivamente istituito i P.U.R.

Sotto il profilo degli indicatori di funzionamento, I ricoverati in REMS continuano a rimanere inferiori ai 600, corrispondenti alla capienza massima dei posti disponibili in REMS. A parere di Antigone ciò conferma che il meccanismo del numero chiuso funziona, in quanto anche le liste di attesa risultano sostanzialmente invariate nei numeri.

In merito alla composizione della popolazione ospitata, si registra un incremento del numero di stranieri autori di reato passati dai 79 del 2020 ai 140 del 2023.

La percentuale di ospiti stranieri provenienti dal carcere (81%) è molto superiore a quella degli italiani (34%) che, quindi, provengono maggiormente da altre condizioni. Un dato questo che testimonierebbe la maggiore difficoltà degli stranieri nell’accedere ai percorsi di presa in carico da parte del sistema dei servizi.

fonte: Rapporto Antigone, diverse edizioni