Nel mese che va dal 10 marzo al 10 aprile ricorre il periodo dedicato alla sensibilizzazione del fenomeno degli Hikikomori, ovvero persone che decidono di ridurre al minimo le interazioni sociali, fino a rinchiudersi in casa per lunghi periodi.
Le iniziative dell’associazione “Hikikomori Italia” si propongono di creare maggiore consapevolezza rispetto alla condizione di isolamento volontario. Tra queste vi è la collaborazione con la Scuola del Fumetto: in essa gli studenti hanno realizzato delle tavole ispirate al tema.
Varie le testimonianze di personalità di spicco, sia professionisti della salute che esponenti del mondo dell’arte (es. il regista Gioacchino Cappelli) che riflettono e ragionano sul tema dell’auto-isolamento.
È sempre più un’emergenza: questi ragazzi e ragazze non sono pienamente consapevoli del loro processo di isolamento, eppure continuano a farlo, oppressi dall’enorme disagio che provano.
Si tratta di un fenomeno silenzioso eppure esteso: si pensa che possa riguardare tra i 100 e i 200 mila giovani in un’età compresa tra gli 11 e i 19 anni.
La campagna di sensibilizzazione si svolgerà secondo la distribuzione di contenuti multimediali su principali canali social come Facebook, Instagram, Youtube e altri: si tratterà di testimonianze dirette e post informativi per avvicinare il pubblico all’argomento.
Nonostante sia un fenomeno diffuso, i metodi per abbassare il suo andamento esistono e possono essere applicati, fino a fare uscire più giovani possibili dall’isolamento già deciso.
Per approfondimenti:
L’opuscolo realizzato dalla Scuola del Fumetto
Dal nostro sito:
Vita passiva: un pensiero sul fenomeno degli Hikikomori che non si mostra ma è