Romens 2023: l’uguaglianza nella diversità. Sono i giovani che vincono

Romens 2023: l’uguaglianza nella diversità. Sono i giovani che vincono

Al festival di Ro.mens, organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 2 in collaborazione con L’Assessorato alle Politiche sociali di Roma Capitale e con il patrocinio della Rai, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, sono state premiate un’opera audiovisiva, un’artistica ed infine una letteraria finalmente visibili su Rai Cultura.

Tutte e tre finalizzate ad abbattere i muri del nemico principale della salute mentale: il pregiudizio. Fondamentale è stato il contenuto delle scuole in un’età delicata ed importante per quanto concerne la formazione di un pensiero critico e di una coscienza che sia il più possibile aperta alle alterità e alla conoscenza che si evidenzia soprattutto quando si entra in contatto con “l’altro”.

È proprio su questa dinamica che la prima opera, il cortometraggio musicale intitolato L’eccezione, realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico Giuseppe Peano di via Morandini a Roma nell’ambito del progetto Save the World,  ci presenta una ragazza fragile con le cuffie che tende ad isolarsi. Sarà un’amica a salvarla e a tenderle quella mano che invece viene negata nella rappresentazione figurativa “Senza titolo” dell’Istituto Superiore Pirelli in cui viene mostrata una persona ingabbiata dallo stigma dettato dal pregiudizio, che ha gli occhi puntati addosso, occhi non comprensivi ma che giudicano ed alzano dei muri.

Per la sezione Opere Letterarie vince invece la poesia “La mente fragile” sempre dell’Istituto Pirelli dove di tutt’altro avviso si fanno strada le cosiddette “connessioni”, cioè quegli input relazionali che aiutano chi ha disagi a uscire dalla bolla, dall’impasse che lo trattiene dal comunicare con l’esterno.

Meritano importanza anche le menzioni d’onore, non meno rilevanti. La prima riguarda il video realizzato dal Liceo Francesco d’Assisi intitolato “Che differenza c’è” dove, attraverso una serie di descrizioni ben fatte di persone di ogni dove, si mostra come non ci siano differenze sostanziali tra uno studente e l’altro, perché la scuola è il luogo dove si è tutti uguali. E, al grido di “n’amo con sto ius scholae!”, alla fine del video si scopre come la voce che parla in romanesco sia di un ragazzo di colore, contro tutti gli stereotipi esistenti.

L’altra immagine fatta dal CIOFS di via Palmiro Togliatti a cui è dedicata la menzione d’onore rappresenta, su uno sfondo blu, due ragazzi le cui teste si “aprono” a fiori e gemme verso l’alto, tutto molto colorato. L’immagine cattura e stupisce nella sua semplicità, meravigliando ulteriormente. L’opera è infatti chiamata “Mental Health”.

L’ultima è una poesia del liceo Leopoldo Pirelli, intitolata “L’arte del funambolo”. Quante volte ci si è sentiti inadatti ed infelici per ciò? Per quanto tempo ci si è sentiti strani rispetto agli altri, non considerando che la propria stranezza è, in realtà, “la fragilità di ogni essere umano”? Proprio questo vuole mostrarci il testo della poesia affermando anche che, nonostante tutto, non bisogna essere così giudicanti con sé stessi perché una via d’uscita c’è sempre, anche se sembra difficile.

Ed è proprio la spinta trainante della libera espressione di queste opere che riconcilia le nostre menti con le differenze nel mondo.