Rocky è una saga cinematografica composta da 6 film (senza contare i successivi film “Creed” che vedono comunque Rocky protagonista).
Rispetto alla prima e alla seconda pellicola, la terza, secondo la nostra opinione, risulta essere quella più introspettiva dove è il successo stesso a introiettare la paura di perdere tutto ed è solo la forza di chi ti è accanto che ti aiuta ad esprimerti positivamente.
Il ciclo morte e rinascita – o Eros e Thanatos come avrebbe detto Freud – è uno dei temi portanti per quel che riguarda la pellicola di Rocky 3, dove il protagonista “muore” sportivamente per poi risorgere dalle sue ceneri come un’araba fenice, grazie al sostegno di un suo ex-rivale (Apollo Creed) e a quello definitivo e sconvolgente di sua moglie Adriana. Qui vediamo tutta la bellezza dello sport, dallo stimolo della competizione sino al tema della parità dei diritti. “Keep fight and never stop punching” continuare a lottare per la propria identità, per la propria libertà e per la propria famiglia che non è solo quella di sangue ma anche quella dello sport.
(Attenzione spoiler!) La morte di Mickey, allenatore e mentore di Rocky, è definitiva ma non assoluta: poiché Rocky quando combatte lo fa anche per lui, i pugni che dà sono anche quelli di Mickey.
Questo film ci fa vedere un pugile alla ricerca di sé stesso, che vuole scoprire chi sia stato realmente: se un vero campione oppure uno aiutato dalle strategie del suo manager; un viaggio con lo scopo di risvegliare nell’atleta gli occhi della tigre, ossia gli occhi di chi ha fame e vuole conquistare il sogno, dove lo sguardo è l’intenzione e l’azione è la conseguenza di esso.
La bellezza ma anche la durezza di tutto ciò è che questo sogno impone quasi sempre un ricambio al vertice, bisogna continuare a dimostrare di stare sulla cresta dell’onda; e questo su citato “ricambio” riguarda tutti. La chiave di volta che ci fa uscire da un successo per dimostrare agli altri è quella di un successo fatto anche per noi stessi, una sorta di successo a misura d’uomo che questo film sembra riecheggiare molto bene.