Rhee Kun Hoo: lo psichiatra e scrittore sud coreano e la sua “gioiosa arte di invecchiare”

Rhee Kun Hoo: lo psichiatra e scrittore sud coreano e la sua “gioiosa arte di invecchiare”

“La gioiosa arte di invecchiare”, edito da Longanesi, uscito in Italia il 24 settembre 2024, è il decimo libro (primo tradotto in inglese) del dr. Rhee Kun Hoo.

Il dr. Rhee è uno psichiatra e scrittore sud coreano che, basandosi sulla sua esperienza clinica e personale e dopo una serie di successi letterari (tra cui “I Want to Have Fun Till the Day I Die” del 2013), pubblica “If You Live to 100, You Might As Well Be Happy” (traduzione inglese del titolo della sua ultima opera).

Fondamentale nella vita del dr. Rhee è stata la sua esperienza in carcere dove a soli 24 anni, per questioni politiche, lo psichiatra venne rinchiuso per 10 mesi. Durante questa esperienza, per lui trasformativa, iniziò a dare un valore diverso alle cose. Innanzitutto scelse di coltivare la gratitudine e l’ottimismo nella propria vita e successivamente di andare a lavorare presso gli “asylum” (manicomi) sud coreani. Il lavoro svolto in queste strutture (dove il reclutamento di medici non era facile)  è stato di lotta allo stigma e volto al miglioramento delle metodologie fino ad allora utilizzate nella psichiatria sud coreana.

Proprio come dice il titolo del suo ultimo libro, invecchiare bene può essere un’arte, con aspetti anche ludici, ma bisogna imparare a farlo. Intervistato dal The Guardian il dottore ha dichiarato “Now is my golden age” (questa è la mia età dell’oro), perché la sua esperienza di vita gli ha fatto raggiungere una serie di consapevolezze, che divulga nel suo libro: è importante praticare la gentilezza e la compassione, accettare gli eventi e la possibilità che nella vita si commettano errori. Ci ricorda anche l’importanza del perdono e di tener presente che la felicità è un concetto astratto e soggettivo, indi per cui consiglia di apprezzare ogni attimo che la vita ci regala.

Fondamentale nel suo testo è il concetto di lasciar andare, di rimanere nel flusso, di non attaccarsi agli eventi negativi perché questa modalità di attaccamento impedisce di apprezzare quanto di positivo la vita ci dona. Proprio come recita un antico detto coreanolife is two-crop farming” (la vita è una coltivazione a due tempi): nel secondo tempo raccogli ciò che hai seminato nella prima fase della tua vita. Infine, Rhee è consapevole che l’invecchiamento non sia facile e anzi a volte può essere doloroso: nonostante questo, tentare di contrastare gli eventi non gioverebbe, mentre la scelta migliore è l’accettazione del tempo che passa.