In questo post presentiamo la sintesi di tre capitoli delle linee guida politiche che seguirà la Commissione europea, nel quinquennio 2024-2029, sotto la guida della Presidente di nazionalità tedesca, Ursula von der Leyen. Abbiamo selezionato le parti che più direttamente affrontano il tema della Salute Mentale.
Economia Circolare
Definendo un nuovo Piano Europeo per la prosperità e la competitività sostenibile la Commissione europea ha previsto di lavorare su una serie di linee relative alla Economia Circolare. È previsto a uno schema di produzione e consumo più sostenibile in modo da lavorare per decarbonizzare la nostra economia. L’UE, inoltre, si è resa conto che negli ultimi anni ha avuto gravi carenze nell’approvvigionamento di dispositivi medici e medicinali: per rimediare a questo è stata proposto un Atto sui Farmaci Critici, in particolare per i prodotti per i quali esistono solo pochi produttori o paesi fornitori. Per continuare il lavoro sulla resistenza antimicrobica, l’Unione Europea della Salute sta ampliando e diversificando le modalità di approvvigionamento, sta creando un canale di accesso ai trattamenti più avanzati e facendo in modo che i sistemi sanitari diventino più resilienti e abbiano le scorte necessarie di medicinali chiave.
Un altro aspetto importante di cui si parla all’interno delle linee sulla Economia Circolare è l’impegno per la salute preventiva, in particolare per la salute mentale, anche sul posto di lavoro, e le malattie cardiovascolari, così come per i trattamenti delle malattie degenerative e la ricerca sull’autismo. Considerando che i sistemi informatici sono a rischio di hackeraggio, l’UE ha proposto un piano d’azione europeo sulla cybersicurezza degli ospedali e dei fornitori di servizi sanitari.
L’equità sociale nell’economia moderna
Sempre pensando all’ambito della digitalizzazione e a quanto questa influenzi il mondo del lavoro e più in generale la cultura dell’“essere sempre connessi”, hanno un forte impatto sulla salute mentale, si è pensato a nuove forme di lavoro che mantengano intatti i diritti dei lavoratori, oltre a questo è stato preso in considerazione il diritto alla “disconnessione”.
Un altro punto importante nelle Linee Guida è il nuovo Piano d’Azione per l’Implementazione del Pilastro Sociale Europeo. Il suddetto piano va ad attenzionare la cultura dell’“essere sempre connessi”, oggi il mondo del lavoro è fortemente invaso dalla tecnologia, dall’IA e dallo smart working. La presidente von der Leyen proporrà, in proposito, il diritto alla disconnessione.
L’UE si è posta l’obiettivo di mettere la persona al centro, nonostante la preponderanza della tecnologia. Lo farà sostenendo salari equi, buone condizioni di lavoro, formazione e transizioni lavorative giuste per i lavoratori e i lavoratori autonomi, in particolare aumentando la copertura della contrattazione collettiva.
Riunire le società, supportare la nostra popolazione giovane
Verranno stanziati dei fondi economici per garantire una giusta transizione nel prossimo bilancio a lungo termine. Insieme ai sindacati e ai datori di lavoro europei, verrà presentato un nuovo Patto per il Dialogo Sociale Europeo all’inizio del 2025.
Come strategia europea contro la povertà, si è pensato di rafforzare la Garanzia per i Bambini per prevenire e combattere l’esclusione sociale attraverso l’istruzione, l’assistenza sanitaria e altri servizi pubblici essenziali.
Inoltre, per affrontare la crisi abitativa che colpisce milioni di famiglie e giovani, verrà nominato un Commissario che si occuperà di alloggi e si presenterà un Piano Europeo per l’Alloggio Accessibile.
L’Europa, nei prossimi anni, affronterà diverse sfide a partire dal cambiamento demografico, passando per le pensioni, l’aumento dell’occupazione femminile, fino ad arrivare alla carenza di manodopera.
L’UE farà delle riforme e investimenti per costruire ciò di cui una comunità ha bisogno per prosperare.
Nell’ambito di queste riforme, verrà nominato un Commissario con la responsabilità di garantire equità intergenerazionale per salvaguardare i diritti delle persone appartenenti a minoranze in Europa.
Ci sarà un’attenzione particolare ai giovani e alle politiche dedicate a questi ultimi; infatti verrà instituito un Consiglio Consultivo Giovanile del Presidente con giovani provenienti da tutti gli Stati membri, per consultazioni su questioni che riguardano i loro coetanei nelle loro comunità e fungere da punto di riferimento per le idee sviluppate dalla Commissione.
Ci si concentrerà sulla salute mentale dei bambini e dei giovani, specialmente online, in modo da proteggerli dai rischi provenienti dai social media e dall’uso eccessivo degli schermi. A tal proposito, ci sarà un’inchiesta a livello europeo sugli impatti più rilevanti dei social media sul benessere dei soggetti.
Per facilitare la vita dei giovani e proteggerli dal rischio di sviluppare dipendenze, verranno supervisionate le piattaforme online, intervenendo su tecniche non etiche e sul design utilizzato. Resterà comunque vigile l’attenzione sul fenomeno del cyberbullismo e su tutte le attività che possono aiutare a combatterlo.
In conclusione, la presidente von der Leyen espone il suo punto di vista sulla salute mentale in maniera completa ed esaustiva, non tralasciando gli altri ambiti della vita dell’individuo, come quello sociale. La cosa interessante è il tentativo di approcciare la salute mentale non come fatto a sé stante ma come componente integrata nei diversi aspetti della vita sociale ed economica della Comunità Europea. Una indicazione questa estremamente interessante e già presente negli ultimi atti di indirizzo della precedente consiliatura europea.