Il lavoro oltre i confini: la storia di Claudia a Tg2 Medicina33 dal disagio al riscatto

Il lavoro oltre i confini: la storia di Claudia a Tg2 Medicina33 dal disagio al riscatto

La puntata di Medicina 33 del 1/11/2023 è dedicata all’ambito psicologico e psichiatrico: proprio in questa occasione si è parlato del Centro Diurno di Cinecittà e, in particolare, della storia di Claudia.

Claudia era una ragazza molto chiusa di carattere dopo aver passato un periodo difficile: grazie alla frequentazione del centro diurno stesso, è riuscita ad aprirsi e a essere più serena, oltre che più autonoma.

L’autonomia che ha raggiunto le ha consentito di poter lavorare nell’amministrazione di un poliambulatorio, rendendola anche più sicura di sé.

Nel Centro Diurno di Cinecittà si svolgono vari laboratori ed attività sempre in gruppo. Durante la puntata si è parlato anche di Romens, il festival romano a favore dell’inclusione e contro il pregiudizio, oltre che contro lo stigma, svoltosi nella città capitolina dal 3 al 10 ottobre.

Il tessuto sociale in cui rientrano le attività del Centro Diurno riguardano anche la comunità, come si evince dall’intervista fatta alla dott.ssa Simonetta Giustini, psicologa dell’Asl Roma 2. Queste attività sono propriamente finalizzate verso l’esterno e all’inserimento lavorativo: così si riescono a mettere in gioco capacità personali e ad acquisire competenze professionalizzanti sempre improntate sul “fare”.

Il progetto portato avanti è sia terapeutico-riabilitativo che sociale con tante attività pratiche, al fine di conoscere sé stessi e realizzarsi, proprio come ha fatto Claudia. Una delle attività che ha un impatto positivo è quella di cura dell’orto, dove i ragazzi possono cimentarsi in una serie di azioni che consentono loro di concentrarsi e stare bene.

Un altro punto negativo da combattere è quello dell’emarginazione societaria, data proprio dalla sofferenza psichica: anche per questo le attività pratiche di questo luogo di cura contribuiscono al reinserimento sociale del soggetto che ha sofferto di difficoltà psichiche.

In conclusione, la domanda sorge spontanea: si potrebbe fare di più per l’inserimento lavorativo? Ci potrebbero essere più risorse a disposizione degli utenti che hanno sofferto di disagio psichico?

A queste e ad altre domande si cercherà di rispondere con l’esperienza accumulata in questi servizi e ascoltando le storie di altri utenti che, come Claudia, hanno vissuto il passaggio dal Centro Diurno a un contesto lavorativo ordinario.