Franco Basaglia è stato di un’umanità incredibile, un’umanità nella sua accezione più fulgida ed impegnata socialmente. Un esempio da riproporre a giovani e persone dentro e fuori il sistema della salute mentale.
Ed è proprio quando grazie alla sua opera, possibile ed immanente per l’umano genere, si abbattono i muri e gli steccati disumanizzanti della segregazione, possiamo riscontrare la comparsa e l’effetto della parola cura che altri non è che quell’abbraccio, quel ponte tra due mondi così distanti, quello della società civile e l’istituzione che declassa un essere ad individuo da incatenare. Questo ponte non è altro che un ecumenismo del possibile o meglio quell’opportunità data a tutti di avere una vita normale dove per norma non s’intende quella di un’istituzione totalizzante ma dove c’è la relazione e l’espressione di noi nel rispetto dell’altro.
Ed è con questa premessa che con il Patrocinio del Ministero della Cultura presso Via del Collegio Romano 27, nella Sala Emeroteca del Ministero della Cultura a Roma, il 4,7,8,9 e 10 ottobre 2024 si terrà la esposizione fotografica
“Basaglia, 100 fotografie a 100 anni dalla sua nascita. Dal manicomio alla cura”.
Qui si potrà trovare il contributo del poliedrico fotografo Gian Butturini, di Carla Cerati fotografa di temi sociali e Patrizia Riviera, quest’ultima tuttora impegnata con la Fondazione Emilia Bosis di Bergamo che si occupa di disagio psichico.
Tra le fotografie si possono annoverare un primo piano di Franco Basaglia dal libro “Tu interni…io libero” utilizzata anche per il francobollo per l’occasione del centenario e “la liberazione della follia” di Patrizia Riviera che nella sua iconicità statica rappresenta un intensissimo movimento di fuga dalla costrizione.
Ed è con queste premesse che si invita a vedere la mostra dove nulla è statico e tutto si muove. Grazie Franco.
Dopotutto la “follia è una condizione umana”. (Franco Basaglia)
L’evento è gratuito previa prenotazione a romensfestival@gmail.com