Editoriale

La tutela della salute mentale è un obbiettivo che, per essere raggiunto, ha bisogno del contributo fattivo di tutti gli attori, dal Servizio Sanitario Nazionale alle Istituzioni Pubbliche, dal mondo del volontariato al terzo settore, dai familiari agli stessi utenti.
Si tratta di creare sinergie e reti, con la consapevolezza che si può arrivare a percorsi di recovery e anche alla guarigione. Scegliendo di dare la priorità a chi soffre di gravi disturbi psichiatrici, ma contemporaneamente impegnandosi per avere più risorse e per allargare gli ambiti di intervento.
Non si tratta solo di utilizzare cure farmacologiche e psicoterapiche in modo appropriato, o periodi limitati in strutture residenziali, ma di realizzare percorsi di inclusione sociale e lavorativa, assistenza nei luoghi di vita e nell’abitare assistito, contrastando processi di neoistituzionalizzazione. Al centro del sistema, sempre la persona, con la sua dignità, con la sua storia e i diritti di cittadinanza.
In questo quadro un elemento di grande rilevanza è rappresentato dalla prevenzione, che passa anche tramite l’infomazione e la conoscenza. Basti pensare a quanto tempo passa dalla comparsa dei disturbi psichiatrici alla presa in carico della persona da parte dei servizi di salute mentale. Troppo spesso non si conosce neanche l’esistenza dei servizi di salute mentale pubblici. Ma importante è sapere anche quali sono i diritti delle persone e dei loro familiari, che vanno dalla conoscenza di come ottenere sussidi o pensioni, delle possibili agevolazioni lavorative, fino allo stesso istituto dell’amministrazione di sostegno.
Così come è importante conoscere le principali normative e le linee guida in materia di salute mentale.
Per queste ragioni l’ASL Roma 2, che con oltre 1mln e 300mila abitanti è tra le più grandi d’Italia, ha ritenuto di realizzare, in collaborazione con la Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro, un portale della salute mentale per i propri utenti, i loro familiari e per la generalità dei cittadini.
Un portale in corso d’opera, che vive ed è stato realizzato con l’apporto fondamentale degli stessi utenti del Dipartimento di Salute Mentale, aperto al contributo di tutti coloro che sono impegnati nella tutela della salute mentale.