Con Franco Rotelli se ne va uno degli interpreti della riforma basagliana

Con Franco Rotelli se ne va uno degli interpreti della riforma basagliana

È morto Franco Rotelli: uno dei padri della rivoluzione psichiatrica assieme a Franco Basaglia.

A testimonianza dell’amore e del costante impegno profuso nell’arco della sua vita per migliorare le condizioni delle persone con esperienza di disturbo mentale, alcuni dei suoi pazienti lo hanno omaggiato con un messaggio scritto sotto la sua abitazione che dimostra quanto veramente sia stato una persona speciale per loro; messaggio che dice:

“Siamo matti e hai difeso i nostri sogni, hai abbandonato le regole a favore dei bisogni. A te che combattendo le vecchie verità ci hai reso meno matti … perché matti in libertà. Grazie Franco.”

Lo psichiatra Franco Rotelli è stato uno dei protagonisti della riforma psichiatrica in Italia, forse il principale dei collaboratori di Franco Basaglia.

Il suo esordio nel campo della salute mentale avviene nel 1969, nel manicomio giudiziario di Castiglione delle Stiviere.

Nel 1972 Rotelli si ritrova a lavorare nell’ospedale psichiatrico di Trieste di cui Basaglia ne diviene direttore fino a che quest’ultimo non giunge a Roma. Momento a partire dal quale è proprio Franco Rotelli ad assumere la direzione  dei servizi psichiatrici  fino al 1995, contribuendo alla rivoluzionaria trasformazione basagliana.

Successivamente diventa direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Trieste.  Dal 2001 al 2004 va a fare il direttore generale dell’azienda sanitaria di Caserta. Dal 2004 al 2010 torna a fare il direttore dell’azienda sanitaria di Trieste.

Dal 2013 al 2018 diventa Presidente della Commissione Sanità nel Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia dove è stato eletto.

Uomo lungimirante e dagli ampi orizzonti viene descritto, da chi ha lavorato e vissuto con lui, come determinato e in grado di associare innovazioni perfino visionarie a particolari capacità di coordinamento in grado di realizzarle.

Nato a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, nel 1942, è stato uno dei sostenitori più appassionati della rivoluzione psichiatrica che ha cambiato profondamente il volto della salute mentale.

Fu proprio Basaglia, quando Rotelli si trasferì a Trieste, ad affidargli la responsabilità di una parte importante dell’Ospedale psichiatrico di questa Provincia. Rotelli aveva vinto il concorso di primario nel 1973 a soli trent’anni.

Concludiamo con una sua frase rivolta ai giovani:

“Che bisogna fare per non subire e farlo con gli altri. Ricominciando ogni giorno dalla realtà”.

 

 

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