I disturbi depressivi sono tra le principali cause di disabilità legate alle malattie mentali fin dalla prima età.
L’eziologia della depressione coinvolge una complessa interazione di fattori, che vanno da quelli biologici a quelli legati allo stile di vita, il che pone una sfida per le strategie di prevenzione primaria.
Recenti sintesi delle evidenze hanno sostenuto il ruolo protettivo dei passi quotidiani nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di mortalità per tutte le cause.
Una meta-review del 2020 (Bizzozero-Peroni et al., 2024) ha riassunto il ruolo critico dei comportamenti modificabili per la salute, come l’attività fisica (PA), nelle strategie di salute pubblica incentrate sulla prevenzione della depressione. Le attività di intensità leggera, come camminare, possono costituire una forma adeguata di PA per ridurre il rischio di depressione.
Il numero di passi giornalieri è una misura oggettiva semplice e intuitiva della PA. Attualmente, il monitoraggio dei passi giornalieri è sempre più fattibile per la popolazione generale grazie alla diffusione dei dispositivi indossabili. L’associazione tra il numero di passi giornalieri misurati con i tracker indossabili e la depressione non è stata precedentemente esaminata con un approccio meta-analitico. La definizione di obiettivi di PA basati sul conteggio dei passi è semplice da comprendere e da integrare nella routine quotidiana e potrebbe essere utile da considerare per la prevenzione della depressione: livelli più elevati di attività fisica proteggono dall’insorgenza della depressione.
Questo studio ha sintetizzato le prove disponibili provenienti da studi osservazionali sulle associazioni tra i passi giornalieri misurati oggettivamente e la depressione nella popolazione generale adulta.
Nella meta-analisi sono stati inclusi 33 studi che hanno coinvolto 96.173 adulti di età pari o superiore a 18 anni. I passi giornalieri sono risultati inversamente correlati ai sintomi depressivi: i partecipanti con 7000 o più passi al giorno avevano un rischio ridotto di depressione rispetto alle loro controparti con meno di 7000 passi al giorno. Rischio che diminuisce all’aumentare di 1000 passi al giorno.
Riconoscendo alcune limitazioni, come l’incertezza di alcuni risultati, i risultati degli studi meta-analitici hanno comunque riscontrato che livelli più elevati di PA proteggono dall’insorgenza della depressione.
Quindi, per concludere: andiamoci a fare due passi (se non piove all’aria aperta) che evidentemente oltre che fare bene al fisico fa anche, e soprattutto, bene alla mente.
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