Gli adolescenti e l’attualità. Le cause dei disagi e delle loro sofferenze

Gli adolescenti e l’attualità. Le cause dei disagi e delle loro sofferenze

Il conflitto generazionale è presente, è qualcosa che segna molto. I giovani adolescenti l’avvertono in tutta la sua influenza e non è facile liberarsene. I problemi tra generazioni comportano l’emissione di un giudizio sulla salute psicofisica dei ragazzi comportando l’assegnazione di etichette che finiscono con il dismettere la responsabilità diretta e allontanare il fenomeno del malessere e della sofferenza come qualcosa di oggettivo e di esterno.

Ricorre una multifattorialità nella determinazione di forme di disagio e depressione nei giovani. Sono la storia, il proprio tempo e il modo in cui si affrontano i problemi che condizionano lo stato di malessere e causano la sua insorgenza.

Non c’è destino nell’infelicità dei figli su cui pesano le colpe dei padri” (da “Le lettere Luterane”, Pier Paolo Pasolini, 1976).

Infatti ad un certo punto della vita, i figli tendono ad assumere comportamenti unilateralmente non più attribuibili alle scelte educative genitoriali.  Prendono le debite distanze e subiscono le contaminazioni del sistema preso nella sua globalità d’essere. La fenomenologia della sofferenza è complessa ed è composta da numerosi aspetti, biologici, contestuali, sociali e culturali.

Se le istituzioni non funzionano e vi sono altri fattori esterni perduranti, come la pandemia e la guerra, l’adolescente tende a “perdersi” e a non avere un riferimento stabile a cui appoggiarsi.

Oltre ad eredità generazionali determinanti nell’insorgenza di disturbi di carattere psichico, influiscono le decisioni arbitrarie degli adulti che dovrebbero accompagnare la tensione degli adolescenti, sia fisica che psichica. Sono gli adulti a doversi occupare delle difficoltà di questi ragazzi, ottemperando alle loro mancanze accompagnandoli nel loro percorso esistenziale verso il futuro.

A causa di numerosi tagli e accorpamenti a livello scolastico, ci si basa principalmente sulla meritocrazia, sulla selezione rigida di pattern comportamentali e su strategie educative fondate sull’umiliazione da parte del governo.

Ecco perché si pone come necessaria la riforma delle istituzioni e, specialmente, quella della scuola.

In conclusione i genitori della nostra epoca dovrebbero prestare maggiore attenzione alle forme di disagio dei propri figli, ai campanelli d’allarme che le precedono e cercare la giusta complicità nel tentativo di elaborarle, oltre che risolverle.

 

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