Un viaggio nelle “Pieghe dell’anima”: la recensione del libro di Gabriella Castagna

Un viaggio nelle “Pieghe dell’anima”: la recensione del libro di Gabriella Castagna

“Padre, ho visto i tuoi occhi/ impressi di immagini/ racchiusi nel vento”.

Con queste tre righe ci catapultiamo direttamente nella terza sezione della raccolta di poesie “Partenza” di Gabriella Castagna, intitolata Nelle pieghe dell’anima. Questo libro, formato da dieci sezioni con numerose poesie, è stato finito di stampare a gennaio 2023 e fa nascere, in chi legge, parecchie emozioni anche contrastanti tra di loro.

L’autrice riferisce che l’idea per questa raccolta le è venuta basandosi su dei quaderni adolescenziali, purtroppo buttati, pieni di aspettative mai realizzate.

La prima parte, intitolata “Dolore”, si compone di quattro poesie che esprimono le vicissitudini complicate e negative che ha vissuto l’autrice, oltre a demarcare ulteriormente il motivo da cui è nata l’opera stessa.

La seconda parte, “…e Speranza”, è formata da sei poesie che esprimono emozioni intense e lasciano la via a un possibile riscatto personale.

La terza parte, “Partenza”, si struttura di cinque poesie: quella intitolata A mio padre ha aperto questo articolo come a trasmettere un forte impatto su chi legge, ma anche le altre hanno la loro importanza.

La quarta parte, intitolata “Senza radici”, è composta da cinque poesie e racchiude sentimenti cupi ed intensi.

La quinta parte, “Tra le pieghe dei ricordi”, contiene cinque poesie ed è una ripresa continua di eventi significativi del passato.

Il concetto di storia unisce le parti sesta e ottava, propriamente “Natura e Storia” e “Tra passato e presente”; la parte femminile della vita dell’autrice è ricordata nella settima parte, intitolata “Le Familiares”.

Il tema della distanza unisce le ultime due parti della raccolta, ovvero “L’influsso astrale” e “I ricordi lontani”.

Ciò che ci ha trasmesso l’autrice con la sua scrittura sono le intenzioni riportate nell’introduzione dell’opera stessa: il voler ritrovare una pace perduta dopo una grave crisi esistenziale che l’ha portata, dopo diverso tempo, a riflettere sull’importanza della vita e della felicità che essa contiene in sé.

Chissà che qualcuno, dopo aver letto questa raccolta, non decida di scriverne una propria e di ritrovare la propria pace interiore.