Il recupero della salute mentale nelle strutture di accoglienza italiane. Lo studio Asl Roma2

Il recupero della salute mentale nelle strutture di accoglienza italiane. Lo studio Asl Roma2

Come l’accoglienza ai migranti può migliorare l’integrazione e la salute mentale?

Ce lo spiega lo studio ““Il recupero della salute mentale nelle strutture di accoglienza italiane” pubblicato su Communications Medicine di Nature, una ricerca proposta dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Roma 2 e condotta in collaborazione con l’Unità Operativa Complessa Salute Migranti ASL Roma 2, la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, le Università di Napoli Federico II, Cattolica del Sacro Cuore di Roma e New York University.

Obiettivi

La migrazione forzata lascia segni profondi sul benessere psicologico dei migranti, tra cui prevalgono il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e altre condizioni psicologiche.

Metodi

Si è monitorata la salute mentale di un gruppo di 100 richiedenti asilo durante la quarantena di 14 giorni correlata al COVID-19 in strutture di accoglienza a Roma, in Italia, attraverso la somministrazione di sei questionari (un’indagine demografica, l’indice di benessere dell’OMS-5 , il Primary Care PTSD Screen for Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders 5 (DSM-5), l’Harvard Trauma Questionnaire, il Trauma and Loss Spectrum—Self Report e il LiMEs—versione italiana). Attraverso la combinazione di analisi statistiche e apprendimento supervisionato, si è studiato l’impatto del primo contatto con il sistema di accoglienza sulla salute mentale dei richiedenti asilo e ricercato possibili fattori di rischio e di protezione per il PTSD. L’attività di assistenza a cura dell’ASL Roma 2 è stata svolta nell’ambito dei Progetti europei ICARE e FARI 2 a favore dei migranti ospiti nelle strutture “Barzilai” con 21 stanze singole e “Bakhita” con sei appartamenti per nuclei familiari, attivate da Roma Capitale nell’ambito del Sistema di Alloggio e Integrazione (SAI) con priorità ai vulnerabili.

Risultati

Si ritiene che l’accoglienza nei centri per rifugiati abbia un impatto positivo sulla salute mentale dei migranti; i richiedenti asilo con disturbo da stress post-traumatico hanno riportato eventi più traumatici e caratteristiche di personalità legate alla perdita e al trauma; gli eventi della vita sono predittori di disturbo da stress post-traumatico nei richiedenti asilo.

Tre i principali risultati dello studio:

  • I traumi vissuti nei luoghi di origine (tra i quali lesioni personali, torture e violenza) sono predittori cruciali del disturbo post traumatico da stress (PTSD) piuttosto che il livello sociale e di istruzione.
  • Un ambiente accogliente in strutture piccole con assistenza sociale e psicologica migliora in modo significativo la salute mentale dei migranti con PTSD.
  • I mediatori culturali rappresentano un fattore di grande rilevanza per una migliore tutela della salute mentale e per una efficace protezione e integrazione dei richiedenti asilo.

Secondo il dottor Emanuele Caroppo, psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Roma2 e primo firmatario dell’articolo, “Un modello di accoglienza che tiene conto dei valori sociali, delle problematiche psicologiche e delle narrazioni culturali può migliorare la salute mentale e i percorsi di integrazione dei migranti. È importante restituire dignità e soggettività alla persona migrante, seguendo l’approccio di Franco Basaglia, il cui centenario della nascita sarà celebrato l’11 marzo 2024”. Pier Angela Napoli, direttore della Uoc Tutela degli stranieri e delle comunità vulnerabili dell’Asl Roma 2, ha sottolineato che la realizzazione dei progetti europei ha permesso di unire la ricerca alla missione di tutela della salute dei migranti, sperimentando nuovi modelli di assistenza multidisciplinare che possono essere replicati in altri paesi che ospitano migranti.

Conclusioni

Sono state identificate le esperienze traumatiche passate come predittori di disturbo da stress post-traumatico e si è stabilito il ruolo positivo che l’ambiente immediatamente post-migratorio può svolgere sul benessere psicologico dei migranti.

 

 

Per approfondimenti:

Migranti: Il Modello Italiano per la Salute Mentale e l’Integrazione Sociale

Migrants’ mental health recovery in Italian reception facilities

Migranti. L’accoglienza migliora l’integrazione e la salute mentale. La ricerca italiana pubblicata su Communications Medicine