Asl Roma 2 presenta “Civic”: il progetto europeo per l’housing. Problemi e soluzioni

Asl Roma 2 presenta “Civic”: il progetto europeo per l’housing. Problemi e soluzioni

Salute mentale e housing. Finalmente dopo due anni di lavoro è stato pubblicato su www.housing-project.eu il booklet finale di 75 pagine che riportano le soluzioni e le questioni salienti riguardo all’abitare di persone con esperienza di disagio mentale.

L’accesso ad un’abitazione di buona qualità, stabile, economicamente accessibile e sicura è considerato un diritto universale.

Il concetto di co-housing si basa sul progetto Hero, finanziato dalla ASL Roma 2 e che si fonda sulla capacità di rendere un luogo terapeutico. Il direttore del DSM Asl Roma 2 Massimo Cozza lo descrive come un insieme di strutture coordinate sul territorio che creano rete, relazioni e mettono al centro i diritti, i bisogni e i desideri delle persone con sofferenza psichica.

Tra gli obiettivi del disegno progettuale c’è la prevenzione della salute mentale, la tutela dei diritti umani e la recovery: il progetto Hero è in sintonia con quest’ultima, inteso come un percorso processo che culmina in un’opportunità in termini di empowerement.

Avere possibilità di scelta e potere decisionale su alloggi e supporto è fondamentale. L’inclusione della scelta e delle preferenze è infatti un diritto imprescindibile per la persona nella sua globalità. A ognuno viene proposta una soluzione abitativa a seconda delle proprie condizioni psicofisiche.

Si tratta di un’iniziativa supportata da altri progetti laterali come il progetto Erasmus, e alla lontana, anche dalle ONG che si articolano capillarmente su tutto il territorio. È una coadiuvazione importante.

Un ulteriore obiettivo è la salvaguardia di principi di integrazione sociosanitaria e di inclusività che la coabitazione promuove. Per Pier Giorgio Casati, direttore della Asl Roma 2, si tratta di un riconoscimento europeo delle buone pratiche in quest’ambito.

Il concetto di comunità costituisce la base del progetto Civic (Competent Inhabitants to Valorise Inclusive Communities). Del progetto sono state redatte 75 pagine conclusive pubblicate in lingue diverse. Si tratta di un lavoro durato due anni. Questo booklet finale prevede la creazione di 35 appartamenti dislocati nell’area della Asl Roma 2 con la presenza di circa 100 utenti.

Per il buon esito dell’abitare – inteso come intervento che promuove la recovery e il rispetto dei diritti umani delle persone con difficoltà di salute mentale – è essenziale garantire che i servizi sociali e quelli di salute mentale si impegnino in collaborazioni concrete, pratiche e forniscano un supporto olistico all’abitare (OMS). Ciò richiede cambiamenti significativi nelle conoscenze, competenze e capacità di tutte le parti interessate.

L’abitare in salute mentale è molto più che un tetto sulla testa; è piuttosto da intendersi come un progetto che contribuisce a rafforzare il senso di identità, a far sentire le persone al sicuro, a tutelare le relazioni che promuovono il benessere nel proprio ambiente domestico e di vita, a sviluppare il senso di appartenenza alla comunità come cittadini con gli stessi diritti degli altri cittadini.

Pertanto, si tratta di un intervento centrato sulla persona, basato sulla recovery e sul rispetto dei diritti.

Le nove tematiche affrontate sono:
1. La scelta dell’abitazione, finanziamento e soddisfazione degli utenti
2. Diritti, processo decisionale e responsabilità
3. Valutazione, motivazione e recovery
4. Riabilitazione, case management e supporto tra pari
5. Inclusione sociale e risorse della comunità
6. Flessibilità e coordinamento tra i servizi, comprese le ONG
7. Combattere lo stigma e la discriminazione
8. Monitoraggio e valutazione
9. Educazione permanente

Ci sono però alcuni casi in cui la soluzione dei ricoveri in clinica e in comunità non porta benefico, comportando anzi un peggioramento delle condizioni cliniche della persona. Al contrario, la scelta abitativa del Co-housing si rivela efficace per l’incremento dell’autonomia socio-economica ed indipendenza a livello olistico.

La costruzione di una società inclusiva e terapeutica passa dunque anche attraverso l’enfatizzazione di progetti come questo.

Per approfondimenti:

www.housing-project.eu

http://direnl.dire.it/odm/anno/2022/dicembre/14/?news=N07

https://www.quotidianosanita.it/lazio/articolo.php?articolo_id=109744