“Perché ora ride?”
“È John Lennon che disse che la vita è quello che ti succede mentre fai altro? Quando ho detto al mio amico Luciano Benetton che avevo una malattia rara lui mi ha risposto: “Oliviero, tu sei nato con una malattia rara!”.
In questo modo il fotografo Oliviero Toscani rispose, nell’agosto del 2024, all’intervistatrice del Corriere della Sera, in una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche. L’artista, che due anni fa aveva dichiarato di avere una malattia molto rara, l’amiloidosi, è scomparso oggi, 13 gennaio 2024, all’età di 83 anni.
Una personalità controversa, da i più ricordato per le sue campagne pubblicitarie provocatorie e spesso divisorie. Un artista estremamente abile nell’elaborare immagini memorabili: tra le più celebri vengono ricordate sicuramente quelle realizzate in collaborazione (dal 1982 al 2000) con l’azienda United Colors Of Benetton (contribuendo a creare l’immagine e l’identità di questo marchio), come “Il bacio” tra un prete e una suora, una delle fotografie più significative insieme a “Tutti uguali”, una foto di tre cuori anatomici con su scritto “White, Black, Yellow” (bianco, nero, giallo). Nel 2006 cura la campagna “Omo” per il brand di abbigliamento maschile “Ra-Re”, mostrando la vita quotidiana degli uomini: occasione per includere immagini sull’omogenitorialità proprio nell’anno in cui fallisce il primo disegno di legge sulle unioni civili in Italia.
Altre campagne realizzate da Oliviero Toscani rivelano il suo impegno sociale: tra i temi trattati ci sono l’anoressia, la violenza contro le donne, l’integrazione, l’amore in tutte le sue forme, ma anche la sensibilizzazione contro la pena di morte (nel 2000, nella campagna “Sentenced to Death”, ritrae i volti di veri condannati a morte negli Stati Uniti). Come fotografo di moda ha collaborato per giornali come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation e molti altri nelle edizioni di tutto il mondo.
Nel corso della sua vita ha vinto premi importanti come il Leone d’Oro al Festival di Cannes o il Gran Premio dell’UNESCO e nel 2017 ha ottenuto le lauree ad honorem dall’Accademia di Belle Arti di Brescia e dalla Universidad Autónoma del Estado de Hidalgo, e nel 2018 dall’Università Delle Arti di Zurigo.
«Io mi sono battuto per i diritti umani, per l’uguaglianza, contro il razzismo e il conformismo, se tutto questo ha scatenato polemiche, sono contento di averlo fatto» dice questo Oliviero Toscani a Luca Sommi in un libro intervista. Il suo approccio e la sua filosofia si possono riassumere benissimo leggendo una sua citazione: “La vita ha senso solo se si vive ‘contro’. Il conformismo uccide la creatività e finisce per annientare l’uomo”. Sono sicuramente molti coloro che lo hanno criticato, aveva una personalità difficile e non di rado alcune sue frasi hanno creato scandali: d’altronde lui stesso afferma “se vuoi essere un fotografo migliore, non cercare il consenso”.
La sua opinione sulla Fotografia è sempre stata chiara: la macchina fotografica è solo un mezzo e non basta imparare perfettamente la tecnica per essere dei bravi fotografi. Critica aspramente quelli che trattano la fotografia in maniera superficiale, coloro che scattano a raffica senza avere qualcosa da dire, da esprimere. “Ogni volta che mi è stato detto “ma sei matto? Non si può”, ho capito che stavo facendo la cosa giusta”.
Per approfondimenti:
Oliviero Toscani – la bibliografia
Le foto più famose di Oliviero Toscani (e anche quelle più scioccanti)
Oliviero Toscani: Se vuoi essere un fotografo migliore, non cercare il consenso