Perché le relazioni sono così importanti? Ce lo insegna ‘Voglio mangiare il tuo pancreas’

Perché le relazioni sono così importanti? Ce lo insegna ‘Voglio mangiare il tuo pancreas’

“Lo sai per quale motivo i ciliegi fioriscono in primavera?

I ciliegi in realtà mettono le nuove gemme già tre mesi dopo essere sfioriti, aspettano che arrivi un bel calduccio per poi sbocciare tutti insieme.

I ciliegi aspettano il momento in cui devono fiorire.”

Si potrebbe dire che Voglio mangiare il tuo pancreas (Shin’ichirô Ushijima. 2018) racconta proprio la storia della fioritura dei ciliegi in primavera.

Vorremmo tutti essere alberi di ciliegio, vedere i nostri fiori sbocciare e diventare rosa. Spesso però ci sentiamo come le conchiglie sulla spiaggia di quel Giappone colorato da pastelli che fa da sfondo all’anime. Viviamo la nostra vita sperando di vedere le nostre cime farsi rigogliose, senza accorgerci di quanti boccioli nascono ogni giorno.

Ma i ciliegi nei viali sono belli solo quando ci fermiamo ad osservarli. Non accade spesso: camminiamo veloci, superiamo ostacoli senza rendercene conto, diamo per scontato che nel mondo ci sia il bello. Fermarsi ad ammirarli vuol dire riscoprire ciò che ci circonda. I ciliegi scelgono la primavera e scelgono di rinascere insieme per essere visti.

In quanto esseri umani, sappiamo esistere perché sappiamo che esiste l’altro. Se nessuno ci potesse guardare o abbracciare, non sapremmo di avere un corpo. Allo stesso modo se nessuno ci avesse mai parlato, non sapremmo che forma dare alla nostra personalità. Siamo fatti per entrare in connessione con le persone che incrociano le nostre strade. È il senso della vita.

E l’importanza di queste connessioni è il filo che lega la storia di questo film.

Due studenti delle superiori, Haruki e Sakura, non potrebbero essere più diversi tra loro: se Sakura è una ragazza estroversa ed espansiva, sempre piena di vita e curiosa, Haruki è un ragazzo chiuso e taciturno, sempre perso tra i suoi libri. Le loro vite così diverse non gli permetterebbero mai di incontrarsi e diventare amici. Tuttavia, un giorno Haruki trova il diario della malattia di Sakura dimenticato sulla sedia di un ospedale. Il ragazzo scopre così della malattia terminale al pancreas della sua compagna di scuola, un segreto che lei gli chiede di mantenere con gli altri compagni. Haruki accetta di passare il poco tempo rimasto della ragazza assieme a lei, all’inizio in maniera fredda e distaccata, ma poi sempre più coinvolto nelle loro avventure.

La “coincidenza” (in realtà sono le scelte che compiamo nella vita a guidare il nostro destino) nel modo in cui si sono incontrati farà sbocciare le loro vite e li legherà assieme in modo indissolubile, nonostante la dolorosa realtà della malattia di Sakura. Entrambi saranno portati a crescere, a cambiare assieme.

Il film animato è tratto dall’omonimo romanzo di Yoru Sumino (2014), è stato diretto da Shin’ichirô Ushijima, ed è un inno alla vita, a quanto sia breve ma importante da vivere, giorno per giorno.

Perché sono le relazioni con gli altri a farci sbocciare come i fiori di ciliegio.