56° Rapporto Censis 2022. Uno spaccato del Paese tra tristezza e malinconia

56° Rapporto Censis 2022. Uno spaccato del Paese tra tristezza e malinconia

Il 2 dicembre 2022 il Censis ha presentato il 56° Rapporto sulla situazione sociale del Paese nel 2022.

Post populistici e tristi sui social, post malinconici ovunque. Gli italiani esprimono il loro disappunto in questa maniera nel mondo odierno digitale, come se non esistesse altro modo di farlo: nel nostro Paese prevale un senso di tristezza dilagante, a cui si aggiungono le crisi proprie dell’ultimo triennio, la pandemia da Covid, l’alta inflazione, l’instabilità del settore energetico e la guerra in Ucraina, oltre che la paura di essere esposti ad eventi globali non gestibili.

Crescono dunque le paure e, al tempo stesso, si assiste al rifiuto per i privilegi, intesi come beni materiali, perché si dà maggiore importanza alle cose fondamentali, come la salute.

Considerando questa situazione, di profonda crisi, di incertezza, di scontentezza, non si assiste a reazioni tramite scioperi, manifestazioni di massa, da parte della popolazione. È come se  paradossalmente i cittadini si fossero arresi all’insieme delle situazioni, smorzando la motivazione alla base del processo di ribellione che è sfociato anche in un crollo della percentuale dei votanti alle elezioni.

Secondo il Censis nel pensiero collettivo è radicata l’idea che,  nell’ultimo periodo, possa accadere anche ciò che non si può controllare: è da registrare infatti come il 66,5% degli italiani si senta non rassicurato, in un tasso di dieci punti percentuali maggiore rispetto al 2019, periodo pre-covid.

Quella del 2022 sembra una società dove il consumismo, rispetto al periodo pre-covid, abbia perso il comando. Vince la voglia di essere se stessi, nonostante i propri limiti e le proprie incertezza. Non si seguono più gli influencer sui social, non si cerca di sembrare più giovani e/o più belli, non si spendono soldi per acquistare vestiti alla moda. O meglio, si assiste a un’inversione di tendenza.

Otto italiani su dieci, secondo il Censis, non sono più disposti a fare sacrifici per cambiare e variare sé stessi, ma preferiscono puntare sui propri interessi e la propria persona, così com’è.

Alla fine di tutto, l’89,7% della popolazione italiana dichiara di provare tristezza per le crisi dell’ultimo triennio e il 54,1% ha la forte tendenza a restare in atteggiamento passivo.

La malinconia domina la quotidianità umana odierna, mentre il proprio “Io” viene sconfitto nel tentativo di governare il destino.

 

Per approfondimenti clicca qui:

Se la malinconia si prende l’Italia

Post-populista e malinconica: ecco l’Italia del 2022. Uno su tre teme dopo il Covid altri virus letali e nuove minacce biologiche alla salute

Rapporto Censis 2022: l’Italia post-populista è malinconica e spaventata. Il 61% teme la terza guerra mondiale