Sualzo è il nome d’arte di Antonio Vincenti, che si definisce sassofonista mancato e disegnatore autodidatta. È un illustratore e fumettista italiano, che ha pubblicato per varie case editrici graphic novel come L’Improvvisatore (2008, Tunué), La Zona Rossa (2017, Il Castoro) e oggi Per Tutte le altre Destinazioni (2025, Tunué).
Quest’ultimo racconto è ambientato nel 1996 quando il giovane Sebastiano, per evitare la leva militare forzata, decide di iscriversi al servizio civile. Si ritrova quindi in un piccolo paese della Toscana, assegnato ai servizi sociali a domicilio, per assistere soprattutto persone con disagio psichico, quelli che in quel periodo vengono definiti “matti”.
Sebastiano dovrà quindi affrontare questa nuova, temporanea realtà, e fare i conti con faccende che aveva lasciato in sospeso, il tutto aggravato dal riaffiorare dei suoi attacchi di panico.
La storia autobiografica è accompagnata dalle poesie di Silvia Vecchini e altri autori, che incorniciano i capitoli di questo graphic novel aggiungendo un altro spunto di riflessione alla narrazione.
Il tema principale del racconto è il percorso di consapevolezza di sé del protagonista. Sebastiano, grazie alle persone che cerca di aiutare nel suo lavoro, si avvicina ad alcune esperienze di vita che non aveva mai considerato prima e, cercando di tenere la mente aperta all’altro, riesce a rispecchiarsi in loro. Il confronto col dolore di un’altra persona può far paura, ma può anche far emergere un dolore nascosto in se stessi, una sofferenza che si vuole evitare a tutti i costi.
Il coraggio di affrontare ciò di cui si ha paura però è quello che ci spinge a crescere e migliorare, e per Sebastiano significa prendere la decisione di essere una parte attiva nella propria vita, di affrontare i problemi nelle sue relazioni e non fuggire lasciando che decadano da sole.
I “matti” della storia, definiti tali da Sebastiano all’inizio del racconto, sono persone che hanno le loro fissazioni, che sembrano vivere nel loro mondo, ma che hanno un’acuta e lucida visione delle cose più profonde. È in parte grazie alle loro conversazioni che il protagonista riesce ad acquisire più conoscenza di sé. Quello che Sebastiano pensava fosse solo un lavoro di supporto verso di loro, risulta essere anche un grande aiuto nei suoi confronti.
La narrazione a fumetto del racconto permette all’autore di descrivere le scene del quotidiano con accurata precisione, dove sono le piccole conversazioni con gli amici, il cambio delle stagioni a dare ritmo alla storia.
Il graphic novel di Sualzo e Silvia Vecchini è un’ottima lettura per un momento di pausa meditativo, con una punta di dolceamaro, che fa riflettere sui temi della crescita personale, sul cambiamento e su quanto ci fa paura, sulla separazione e su tutte le piccole parti che compongono la nostra vita.
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