La L.R. 18 del 28 novembre 2024 è il nuovo riferimento della Regione Lazio in materia di Cooperazione Sociale. Una legge che segnaliamo per l’importanza dei rapporti di collaborazione e, di più, di condivisione anche progettuale che negli anni – proprio a partire dalla chiusura degli Ospedali Psichiatrici – si è sviluppato tra la Cooperazione e le pubbliche amministrazioni sanitarie e sociali per lo sviluppo del welfare territoriale della salute mentale.
Infatti già nella esplicitazione della finalità della legge vengono evidenziate:
- la disciplina dei rapporti fra le attività delle cooperative sociali e le attività dei servizi pubblici
di contenuto sociale, socio-assistenziale, socio-sanitario, sanitario ed educativo, nonché le attività di formazione e delle politiche attive del lavoro, con particolare riferimento all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate; - la definizione delle forme di partecipazione della cooperazione sociale alla programmazione,
progettazione, gestione, realizzazione ed erogazione degli interventi nell’ambito del sistema
integrato di interventi e servizi alla persona.
Tra le misure principali della nuova legge vengono segnalati:
- Rafforzamento del sistema integrato di servizi alla persona: la normativa disciplina il contributo delle cooperative sociali nella progettazione, gestione e realizzazione degli interventi all’interno del sistema integrato di interventi e servizi alla persona, in linea con quanto stabilito dalla legge regionale n. 11/2016 e dalla legge quadro nazionale n. 328/2000. Questo rafforzamento mira a migliorare l’accesso e la qualità dei servizi socio-assistenziali e socio-educativi.
- Promozione dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate: vengono introdotte agevolazioni e incentivi per favorire l’inclusione professionale di persone con disabilità o in situazione di svantaggio sociale, con l’obiettivo di sostenere il loro percorso verso l’autonomia e l’integrazione nella società.
- Semplificazione amministrativa e digitalizzazione: l’iscrizione delle cooperative sociali all’Albo regionale sarà facilitata attraverso procedure digitalizzate, con l’obiettivo di ridurre gli oneri burocratici e velocizzare i tempi di registrazione. La digitalizzazione delle procedure punta a rendere il sistema più trasparente ed efficiente.
- Vigilanza e monitoraggio: per garantire un controllo costante e approfondito delle cooperative sociali iscritte all’Albo, la Regione Lazio collaborerà con la Camera di Commercio di Roma, assicurando così una maggiore trasparenza e conformità ai requisiti previsti dalla normativa.
- Maggiori risorse finanziarie: Il nuovo provvedimento prevede un incremento del budget destinato alla cooperazione sociale, portando le risorse a 9 milioni di euro per il triennio 2024-2026, una scelta che testimonia l’impegno della Regione nel sostenere il settore e promuovere la crescita occupazionale e sociale.
- Un punto chiave è anche la regolamentazione dei meccanismi di premialità, che favorirà l’accesso e il sostegno degli enti del terzo settore nella gestione dei servizi, in piena conformità con la normativa sui contratti pubblici.
Tutti i gruppi consiliari hanno dichiarato che con questa nuova legge, non a caso varata dopo un percorso molto ampio di consultazione di parti sociali e stakeholders e votata all’unanimità del Consiglio Regionale, la Regione Lazio compie un importante passo avanti verso un modello di welfare che mette al centro la dignità e il benessere delle persone, riconoscendo alle cooperative sociali un ruolo chiave nel supporto alle categorie più fragili della Regione.
Nonostante il generale apprezzamento della nuova legge sulla Cooperazione Sociale, le principali centrali associative delle cooperative del Lazio hanno chiesto di accelerare i tempi per la messa in campo dei finanziamenti, anche perché i recenti aumenti di costo derivanti dal nuovo Contratto Collettivo di settore non sono stati supportati da un corrispondente incremento delle tariffe da parte delle Pubbliche Amministrazioni.