Psicoterapia e utenti, un binomio interessante e un incontro da rendere fruibile il più possibile. Da qui nasce l’iniziativa di www.feel-better.it (ex “Psicologi online”) con la sua idea dei “villaggi della salute mentale”, a Roma (Piazza Cavour) e a Milano (Largo La Foppa). L’iniziativa si svolgerà per 15 giorni, fino al 30 maggio 2025, permettendo più di 2000 sedute gratuite di psicoterapia.
Ma qual è la novità? È presto detto: tutte le sedute saranno svolte in cabine insonorizzate e attraverso vari laptop, così da garantire la privacy del colloquio e anche di poter parlare con uno specialista della salute mentale.
Il primo e l’eventuale secondo colloquio sono gratuiti; l’appuntamento è dalle 10 alle 19 nelle piazze sopra specificate. Nei luoghi citati saranno presenti anche i cosiddetti “FeelBetter Angels”, ovvero coloro che saranno a disposizione per eventuali richieste di informazioni e per rilasciare gratuitamente dei quaderni con domande ed esercizi specifici, propedeutici al raggiungimento del benessere mentale.
Il progetto è stato pensato nell’impronta dell’accessibilità, per sensibilizzare sull’importanza della salute mentale e per abbattere lo stigma di coloro che scelgono di rivolgersi a uno psicologo per stare meglio. Secondo www.feel-better.it, poco più del 51% degli italiani non è convinto dell’efficacia della psicoterapia: da qui la proposta di portare i terapeuti in piazza, soprattutto per dimostrare come prendersi cura della propria salute mentale sia importante tanto quella fisica. Altro dato rilevato dagli ex “Psicologi Online” è quello secondo cui poco meno della metà degli italiani intervistati ha trovato difficoltà a reperire informazioni di cui necessitava riguardo il tema. Secondo Ipsos, invece, nel 2024 solo il 17% degli italiani ha intrapreso un percorso di psicoterapia, a fronte del 30% dei francesi e del 25% degli spagnoli.
Tutto ciò si spiega in una necessità di ricerca di aiuto non istituzionale o pubblico, ma in forma privata. Permangono ancora dei problemi di individuazione di punti di incontro tra psicoterapeuti e utenti, ma siamo sicuri che questa percentuale tenderà a scendere, col passare del tempo e nuove occasioni.
Se da un lato è evidente il carattere “promozionale” dell’iniziativa, bisogna riconoscere che anche per i servizi pubblici si pone la questione di individuare nuove strategie di contatto con le persone che hanno le prime avvisaglie di problemi di salute mentale, in particolare quando si tratti di giovani.
Per approfondimenti: Adnkronos