Alcuni consigli dalla Redazione per superare al meglio gli “evergreen” natalizi (tradotto in: sempreverde, ossia qualcosa che si ripete sempre – tradotto di nuovo in: all’interno della Redazione abbiamo anche la Gen Z):
- Il momento dei rospi! Passerete le Feste con la vostra famiglia. Il rischio è di dover affrontare la battuta dello zio “come ti sei fatta/o grande!” (e te credo, sono tre anni che non ci vediamo!) seguita da quella della nonna “allora? quando ti sposi?”: fate la faccia da giocatore di poker e ingoiate il rospo con un sorriso!
- Che ci mangiamo, la pasta con la mollica? C’è crisi, c’è grande crisi, soprattutto nei portafogli e nei conti in banca. Ma a volte per mangiare da re basta tostare in padella la mollica del pane per dare sapore anche ai piatti più semplici.
- Le playlist di Natale: All I want for Christmas… è che non le voglio sentire più.
- Una poltrona per due: io comunque me lo rivedo (vedi sotto)
- I film di Natale: forse spiegano la crisi del cinema (vedi sopra)
- La guerra tra Panettone e Pandoro (con la celebre battaglia dei canditi): comunque se c’è il cioccolato noi ci candidiamo per la missione di pace.
- In famiglia (ma non troppo): Natale con i tuoi, ma poi … con chi vuoi. (completate i puntini secondo le vostre preferenze).
- Che fai a Capodanno? Vi ricordiamo che non basta essere vecchi per essere buttati dal balcone… E comunque cominciate a fare i programmi per Pasquetta e Ferragosto, perché poi vi interroghiamo.
- Nightmare Before Christmas: l’incubo più grande è sicuramente quello di trovare il regalo perfetto per la nuova moglie dello zio di secondo grado, ma glie lo devi fare per forza. Opterai anche quest’anno per i calzini?
- “E’ uscito il 32?” Se non siete ludopatici giocate a tombola solo durante le feste. Ma chiedere conferma dei numeri usciti dopo una sola estrazione significa solo che durante l’anno giocate troppo poco. (oh: non fa più ridere gridare tombola al quarto numero!)
- Circolare, circolare! (ma c’è molto da mangiare): sarebbe bene non solo arrivare a mangiare gli avanzi, ma progettare i vostri menù con la consapevolezza che per tre giorni (o mesi) troverete in tavola gli avanzi del cenone. E la lasagna della nonna, a colazione, non si armonizza col cappuccino. Pensateci.
- “Non ci vediamo dall’anno scorso!”: ha ha ha (vi prego, abbiate pietà).
- Un brindisi? Quest’anno bisogna trasformare il vino in acqua! (L’avete capita? O non avete la patente?)
- E pure ‘sto Natale…