Donne e diritti, quando la differenza diventa uguaglianza: un percorso a ostacoli

Donne e diritti, quando la differenza diventa uguaglianza: un percorso a ostacoli

Purtroppo non sono casi isolati quelli in cui il potere politico e l’establishment che lo sottende usano la psichiatria come strumento di coercizione e repressione. Il vero problema è che le diverse forme di disuguaglianza non sono caratteristiche solo delle dittature, ma anche di alcune democrazie. Figurarsi cosa può accadere in stati dove il potere politico è fortemente accentrato nelle mani di pochi.

Caso oggi mediaticamente lampante è lo stato teocratico iraniano che impedisce alle persone di avere libertà di pensiero, di esercitarla ed esprimerla. L’infida scure di tutto questo ingranaggio colpisce senza alcuna remora le donne che non portano il velo.

Vogliamo ricordare 4 eroine che si sono battute per i loro diritti: Mahsa Amini, Hadis Najafi, Nika Shakarami e Nasrin Ghadri. La prima era il volto del movimento per i diritti delle donne iraniane ed è morta in custodia della polizia morale dalla quale ha subito pesanti abusi; la seconda è stata colpita da proiettili durante una manifestazione; la terza, 16enne scomparsa durante una protesta, è stata ritrovata morta dalla sua famiglia dopo 10 giorni; infine la quarta, 35enne dottoranda, è stata uccisa a colpi di manganello ed è venuta a mancare dopo un periodo di coma.

Poi, fatto ancora più raccapricciante, è quello di Ahou Daryaei, la ragazza che per protesta contro l’hijab è rimasta in reggiseno e mutande ed è stata trasferita in un centro psichiatrico.

Come si vede da questi dati all’Iran manca quel cammino di progresso e civilizzazione proprio della cultura occidentale in svariate forme: come quella che in Italia ha portato la psichiatria dal controllo del Ministero dell’Interno a quello della Salute o, più sul tema dei diritti politici, quella che ha portato nell’Occidente, con i vari movimenti di protesta come quello delle suffragette, le donne al voto. Non si può ledere la libertà dell’individuo in nome del fanatismo totalitario e assolutista; ai giorni nostri comportamenti del genere sono inammissibili e da superare.

La notizia da cui abbiamo preso spunto può essere approfondita sul sito Nurse News.

L’immagine è stata presa da Fargol Ghadimi.